La pianta del chinotto è l’unico agrume privo di spine tra quelli acidi. Inoltre può essere utilizzata come pianta ornamentale: è possibile godere della sua profumata fioritura abbellita dai suoi piccoli frutti che rimangono sulla pianta anche quando questa è in fiore.

Coltivare il chinotto invece come pianta da reddito non è da tutti perché questo esigente agrume per dare il meglio di sé ha bisogno di un clima mite tutto l’anno ma nello stesso tempo che sia ventilato.

Questo clima è tipico delle coste liguri dove questa pianta ha trovato un habitat ideale e viene coltivata da secoli dando dei prodotti qualitativi che hanno in passato fatto la fortuna di più di una generazione.

Sono state ritrovate e vengono riproposte antiche ricette come la marmellata di chinotti, i chinotti canditi, una particolare mostardaSenza dimenticare che la bibita che da questo agrume prende il nome il “Chinotto” è nota ed apprezzata in Italia e all’estero.

Chinotto agrumeAgrume chinotto: caratteristiche

La famiglia alla quale appartiene il chinotto è quella delle Rutacee il genere, come tutti gli agrumi, è quello dei CitrusIl nome scientifico che individua questo specifico agrume è Citrus myrtifolia per le sue foglie piccole, appuntite e strette che ricordano quelle del mirto.

La pianta del chinotto non è molto alta circa 3 metri e, unica fra gli agrumi acidi, è senza spine, con una chioma molto ramificata e radici che si sviluppano in profondità. È sempreverde e le sue foglie di un bel verde lucente ricoprono tutto l’anno questa pianta dandole un valore ornamentale.

Inoltre sono i suoi fiori che sbocciano copiosi durante la primavera, e in misura minore in autunno, bianchi e profumati, piccoli e riuniti in grappoli all’estremità dei rami che rendono questo agrume molto apprezzato anche per la coltivazione in vaso.

Questi fiori così fragranti non solo spiccano fra il verde del fogliame ma il loro intenso profumo attira molti insetti impollinatori specialmente le apiFecondati si trasformano in bacche dette esperidi, riunite in gruppi all’estremità dei rami, che altro non sono che i frutti di questo agrume.

I chinotti come grossezza possono essere paragonati a mandarini, dal peso di circa 50 g l’uno, sono sferici ma schiacciati alle due estremità, con una buccia sottile, liscia e molto profumata di colore arancione vivo a maturazione.

La polpa di questo frutto è divisa in 8 o 10 spicchi senza semi oppure con pochi semi e con un succo acido e amaro non per nulla il chinotto fa parte degli agrumi acidi. La raccolta di questo agrume avviene in tre periodi differenti a seconda della sua destinazione.

Lo si raccoglie immaturo a settembre ottobre, semi-maturo a novembre e a maturazione completa in dicembreUna delle caratteristiche di questo agrume che rende la sua raccolta più agevole, è che questo frutto ha la particolarità di serbarsi per lungo tempo sull’albero anche per parecchi mesi.

Coltivazione del chinotto

Coltivare il chinotto fuori dalla sua zona originaria non è semplice perché questo agrume vuole un clima ben preciso quello che si trova nella riviera ligure che per secoli l’ha visto prosperare. Teme l’afa e l’umidità stagnante, non sopporta temperature vicine allo zero e se le escursioni termiche sono troppo accentuate soffre e fa cadere fiori e frutticini.

Vegeta al meglio se le temperature si mantengono dai 22 ai 30 gradi, collocato al sole ma con un clima moderatamente ventilatoPer quanto riguarda il terreno lo preferisce leggermente acido, fertile e sciolto, lavorato in profondità così senza sforzo le sue profonde radici possono allargarsi e crescere.

Se il terreno è leggermente sabbioso è meglio perché questa pianta non tollera i suoli troppo argillosi e compatti che causano asfissia radicaleQuesto agrume è avido di concime quindi occorre concimarlo con abbondante concime organico sia in primavera che in autunno.

Anche l’irrigazione è importante: bisogna dare acqua in abbondanza quando il terreno è asciutto specie durante il periodo caldo. La mancanza d’acqua può provocare la cascola dei frutticini.

Il chinotto si pianta in autunno distanziando le varie piante di circa 3 metri e formandole a vaso aperto. Per quanto riguarda la potatura ne basta una leggera poiché è pianta di lenta crescita.

Ogni anno potiamo la chioma per darle la forma, togliamo i rami rotti e sfoltiamo internamente la chioma per arieggiarlaIl periodo migliore, se il freddo non è troppo pungente, è dicembre dopo la raccolta della sua frutta.

A febbraio o marzo, periodo nel quale in genere si potano le piante, non è consigliabile potare questo agrume perché in questi mesi il chinotto ha nei suoi rami e nelle sue foglie il massimo contenuto di sostanze di riserva che gli servono per la fioritura e per la successiva fruttificazione.

Potandolo alla fine dell’inverno si può danneggiare la fioritura e quindi la sua frutta. Durante tutto il periodo vegetativo i rami si accrescono mentre la fruttificazione avviene sui rami dell’anno precedente.

Prima della ripresa vegetativa è buona norma zappettare attorno al piede della pianta per arieggiare il terreno e interrare il concimePer quanto riguarda la sua propagazione questo agrume viene innestato a gemma o a marza sull’arancio amaro e si trapianta a dimora dopo 3 anni dall’innesto.

La pianta di chinotto entra in produzione dal quarto anno ed è molto longeva: si conoscono piante di chinotti che hanno superato i 100 anni di età.

Chinotto pianta coltivazione

Pianta del chinotto: varietà

Le varietà di chinotto non sono sempre ben identificabili fra di loro. Quelle più conosciute sono:

  • Chinotto piccolo: alta poco più di un metro e mezzo questa varietà sviluppa sui pochi rami un’incredibile quantità di fiori e di frutti che la rendono molto ornamentale e particolarmente adatta per essere coltivata in vaso
  • Chinotto grande: è la varietà più comunemente coltivata
  • Chinotto di Savona: cultivar tipica dei dintorni di Savona ha foglie più grandi rispetto a quelle delle altre 2 varietà, con frutti molto qualitativi a motivo della loro succosità e della buccia molto sottile e profumata.

Coltivazione chinotto in vaso

Se desideri un agrume contenuto, sempreverde, longevo, con fiori profumatissimi e piccoli frutti che spiccano fra il fogliame allora la pianta del chinotto fa al caso tuo. Inoltre, e non è un vantaggio di poco conto, questo agrume è uno dei pochi che non possiede le spine e quindi puoi coltivare il chinotto in tranquillità anche se hai bimbi piccoli o animali domestici.

Questo alberello molto ornamentale in tutte le stagioni starà bene in vaso per molti anni a causa della sua crescita che è lenta e del suo ingombro ridotto.

Prima di tutto se dove abiti l’inverno ha temperature che solo si avvicinano allo zero il vaso con il tuo esemplare va riparato in serra fredda, cioè in un ambiente luminoso dove la temperatura non scenda sotto i 10° C.

Pianta chinotto

Poi fa attenzione al vento forte che danneggia i fiori e i suoi piccoli frutti e quindi trovagli un riparo dal vento per esempio colloca il vaso contro un muro. Per quanto riguarda il contenitore un capiente vaso di terracotta andrà benissimo ricorda di mettere sul suo fondo uno spesso strato di materiale drenante per esempio argilla espansa.

Coltivare il chinotto al meglio significa anche curare molto il terreno del vaso che deve essere sciolto, poroso, fertile e leggermente acidoIl periodo migliore per acquistare o rinvasare il chinotto è la primavera prima della sua ripresa vegetativa.

Rinvasa questo esigente agrume ogni anno massimo ogni due anni per eliminare il terriccio sfruttato e metterne altro fresco. Se l’hai ritirato in serra non appena le temperature si saranno stabilizzate conviene riportarlo all’esternoAppena è uscita dalla serra conviene esaminala con cura per vedere se vi sono parti non sane e poi procedi con una leggera potatura.

Per quanto riguarda l’irrigazione è molto importante dare il giusto quantitativo di acqua soprattutto perché le radici della pianta, costrette nel contenitore, soffrono maggiormente sia i ristagni idrici sia la mancanza di acqua.

Quindi se il terreno è asciutto specie se fa caldo bisogna bagnare abbondantemente la pianta con l’accortezza di non lasciare acqua nel sottovaso perché potrebbe risalire per capillarità facendo marcire le radici.

In primavera bisogna utilizzare un concime organico, poi quando si formano i frutticini utilizziamo uno specifico concime per agrumiInfine quando il caldo cala, a fine settembre primi di ottobre, utilizziamo ancora col concime per agrumi seguendo le istruzioni che trovi nell’etichetta.

Chinotto: proprietà

Questo agrume è ricco di vitamina C e di beta-carotene che ha una forte azione anti-ossidante e anti-invecchiamentoInoltre il suo succo è reso amaro da una sostanza chiamata naringina che è un forte anti-ossidante e anti-infiammatorio.

Questo frutto non è consumato fresco a causa del suo sapore aspro ma diventa delizioso con la trasformazione dolciariaUn tempo erano rinomati i chinottini piccoli, chinotti immaturi canditi, e conservati nel Maraschino.

Ottima è anche la marmellata che è profumata e non troppo dolce e una deliziosa mostarda ideale per accompagnare carni e formaggi stagionati.