Coltivare il cedro, uno dei primi agrumi acidi di cui si hanno notizie, spesso non è facile. Coltivarlo in vaso richiede attente cure mentre se si ha la possibilità di piantare questo agrume in piena terra è più semplice farlo crescere e fruttificare.

Coltivare il cedro è una pratica antica, anzi questo è l’agrume di cui si hanno le notizie più antiche, di oltre 2000 anni fa. Come nell’antichità, il cedro è apprezzato per le sue dimensioni, per il gusto e soprattutto per il profumo della sua buccia, spesso consumata candita.

Il cedro, però, non è un agrume che si trova in vendita molto facilmente perché coltivarlo in modo efficace è possibile solo in alcune zone d’Italia, come ad esempio in Calabria.

Cedro: le proprietà

Per le sue qualità, per il suo profumo e anche per il fascino dovuto alla sua storia millenaria vale la pena conoscere più a fondo il cedro sia come pianta che come frutto.

Inoltre ve ne sono alcune varietà che non sfigurano come piante d’ornamento in vaso per la loro profumata e appariscente fioritura (ad esempio la specialità Mano di Buddah) e per i grossi e vistosi frutti di un bel colore giallo vivo che pendono dalla pianta. Inoltre il cedro è ricchissimo di vitamine, di minerali e altre sostanze benefiche per l’organismo.

In passato non veniva consumato come alimento, al contrario veniva utilizzato solo come medicinale. Questo agrume infatti ha poca polpa e non è molto sugoso, a una buccia spessa corrisponde un albedo, parte bianca, ancora più spessa che racchiude una polpa piuttosto asciutta, agra e con semi.

Cedro frutto

Il cedro: caratteristiche

Il cedro appartiene alla famiglia delle Rutacee, al genere Citrus e il suo nome scientifico è Citrus medica.

La pianta del cedro si presenta come un grosso arbusto o un piccolo alberello che non supera l’altezza di 8 metri, con i rami spinosi e a portamento irregolare. Le foglie sono grandi, con il margine dentellato, oblunghe, di colore rossiccio appena spuntate diventano da adulte di un bel colore verde scuro.

La fioritura è continua, più abbondante in primavera, in estate, che è quella più importante per la fruttificazione, e in autunno. I fiori sono profumati e grandi, riuniti in gruppi da 3 a 12, rosso violacei in boccio aprono calici bianchi con un effetto molto ornamentale.

I frutti sono grandi, dai 20 ai 30 cm, di forma variabile, più o meno ovale, di colore giallo con una leggera protuberanza al peduncolo e dalla parte opposta una protuberanza, più o meno accentuata a seconda delle varietà, detta mammellone.

La buccia può essere da quasi liscia a molto bitorzoluta, in tutte le cultivar è spessa, ricca di ghiandole che contengono un olio particolarmente profumatoLa parte bianca, l’albedo, è spessa e occupa la gran parte dell’interno del frutto.

La polpa è perciò poca, piuttosto asciutta, ed è suddivisa in spicchi dai 5 ai 12 che contengono semi simili a quelli del limone.

A seconda del gusto della polpa i cedri si dividono in 3 gruppi: cedri acidi, cedri dolci e cedri semiacidi.

Nei cedri acidi i boccioli dei fiori sono colorati di porpora, la loro polpa e il loro succo hanno un gusto agro, mentre i cedri dolci presentano una fioritura nella quale i boccioli hanno sfumature di colore molto più tenui e la polpa, con il suo succo, è profumata e dolce.

Come coltivare il cedro?

Per un’ottimale produzione la temperatura deve mantenersi non solo stabile in inverno, compresa fra i 12 e i 15° C., ma non deve essere troppo alta nel periodo estivo: infatti la temperatura ottimale per questo agrume si situa fra i 23 e i 25° C.

Il cedro preferisce terreni fertili ma sciolti, con un buon drenaggio, leggermente acidi e sabbiosi, ricchi di humus.

È importante, se si vuole piantare il cedro in piena terra, che la buca dell’impianto sia arricchita con abbondante letame ben maturo che verrà mescolato al terreno e che contribuirà a far attecchire rapidamente, e con più facilità, la pianta.

Eliminare le erbe infestanti sotto la chioma è un’operazione molto importante che non va trascurata, nei suoi primi anni di vita è sconsigliata ogni forma di consociazione erbacea per evitare danni al delicato e superficiale apparato radicale.

Per quanto riguarda la concimazione interra abbondante letame ben maturo sotto chioma mediante la zappettatura.

La potatura del cedro

La potatura è importante in una pianta come il cedro che, se non potata, diventerebbe un grosso cespuglio con rami disordinati e quindi verrebbe pregiudicata la produzione.

Si tolgono i succhioni che indeboliscono la pianta, si levano i rami rotti e malati, si cimano i rami a frutto e li si legano piegandoli per aumentare sia l’abbondanza della fruttificazione che una rapida messa a frutto.

La potatura si esegue tutto l’anno, non d’inverno o d’autunno quando la pianta sempreverde è ancora in attività, ma durante la produzione scegliendo il periodo situato subito dopo la raccolta dei frutti per gli interventi più gravosi.

Non bisogna trascurare di legare i rami che portano i frutti alla struttura per impedire che si spezzino e che i frutti vengano danneggiati dal vento.

I frutti destinati all’industria dolciaria o dei profumi vengono raccolti durante il periodo autunnale quando, il cedro diventa di un colore giallo uniforme che attesta la sua maturazione.

Cedro in vasoColtivare il cedro in vaso

Coltivare il cedro in vaso, farlo fiorire e avere la soddisfazione di vedere i suoi grossi frutti giungere a maturazione non è facile. Tuttavia come tutte le cose nelle quali occorre, per riuscire, metterci pazienza, perizia e impegno, la soddisfazione è veramente grande.

Il vaso ottimale è quello in terracotta che lascia traspirare le delicate radici, di misura non tanto differente rispetto a quello del vivaio (10 cm in più) perché la terra bagnata e non usata dalle radici della pianta si inacidisce ed è soggetta a muffe. Il drenaggio deve essere ottimo e il terreno deve essere specifico per agrumi. Le annaffiature devono essere regolari ma non eccessive, soprattutto nel periodo più freddo da marzo a novembre.

Concima con letame maturo all’inizio della primavera e poi dai un buon concime liquido per agrumi durante tutto il periodo della bella stagione.

Importante è la collocazione del vaso che deve essere riparato, in una posizione molto luminosa ma non al sole pieno soprattutto se d’estate le temperature sono molto alte.